martedì 24 gennaio 2017

I Dogmi Mariani - 3. Immacolata Concezione

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Immacolata Concezione


Il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato dal beato Pio IX l’8 dicembre del 1854, propone come verità di fede divina rivelata “la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale”. E' la solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina.

Fin dal primo istante della sua esistenza è stata concepita senza peccato, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, suo Figlio e Redentore. Il dogma si riferisce, quindi, l’inizio assoluto della natura umana e individuale di Maria, nel momento in cui è concepita da sua madre come creatura umana concreta e intende questo istante come un momento non soltanto di autentica liberazione da qualsiasi forma di peccato, compreso quello originale, ma anche di profonda e radicale gratificazione da parte di Dio, per cui all’assenza del peccato, corrisponde la pienezza di grazia;

Senza peccato originale.

Il peccato, retaggio di ogni nato da donna, si arresta davanti a Maria. Se Gesù Cristo è il tutto santo perché la sua umanità viene interamente santificata dalla sua persona divina, Maria è la tutta santa in virtù della grazia proveniente dal Padre, dalla carità dello Spirito e dai meriti del suo divin Figlio. Se Gesù è il redentore, Maria è la sua prima redenta. La redenzione di Maria non fu per liberazione dal peccato, ma per preservazione. Essa cioè non fu per nulla segnata dal peccato, ma ne fu preservata, per singolare privilegio divino. In Maria non ci fu liberazione, ma preservazione. Secondo la geniale intuizione del dottore dell’Immacolata, il beato Duns Scoto, Gesù Cristo ha esercitato in lei l’atto di mediazione più eccelso, preservandola dal peccato originale.

Diceva il Santo Padre Giovanni Paolo II in una sua catechesi mariana: “A Maria, prima redenta da Cristo, che ha avuto il privilegio di non essere sottoposta neppure per un istante al potere del male e del peccato, guardano i cristiani, come al perfetto modello ed all’icona di quella santità, che sono chiamati a raggiungere, con l’aiuto della grazia del Signore, nella loro vita”.
Maria Immacolata ricorda a tutti i battezzati la perfezione della santità. La tutta santa è stata e continua a essere nella Chiesa la guida sicura che conduce alle alte vette della perfezione evangelica.

La devozione.

La devozione per Maria Immacolata è molto antica, infatti precede di secoli la proclamazione del suo dogma. Nella Chiesa d'Oriente, avevano già per la Madre di Dio espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale: "Intemerata, incolpata, bellezza dell'innocenza ecc."
In Occidente invece ci fu una forte resistenza, non per avversione a Maria, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù. Se Ella è Immacolata come giustificare che non ha avuto bisogno della Redenzione universale di Cristo?

Il beato francescano Giovanni Duns, (dottore dell’Immacolata) detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il " Dottor Sottile ", grazie alla sua geniale intuizione, riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una convincente distinzione. Anche Maria è stata redenta da Gesù, il quale esercitò in lei l’atto di mediazione più eccelso, la preservò dal peccato originale, prima e fuori del tempo. Il peccato, retaggio di ogni nato da donna, davanti a Maria si arresta. Gesù Cristo è il tutto santo perché la sua umanità viene interamente santificata dalla sua persona divina, quindi Maria è la tutta santa in virtù della grazia proveniente dal Padre, dalla carità dello Spirito e dai meriti del suo divin Figlio. E' Gesù il redentore, e Maria è la sua prima redenta. La redenzione di Maria non fu per liberazione dal peccato, ma per preservazione. Essa cioè non fu per nulla segnata dal peccato, ma ne fu preservata, per singolare privilegio divino. In Maria dunque non ci fu liberazione, ma preservazione.



Nel 1830, la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, la quale diffuse poi la " medaglia miracolosa "con l'immagine dell'Immacolata, cioè della " concepita senza peccato". Questa medaglia suscitò una tale devozione, che molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.

Così, l'8 dicembre 1854, papa Pio IX proclamava la " donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata, come verità di fede divina rivelata che sostiene: "la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia di peccato originale”.

La proclamazione di questo dogma fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.
Ma quattro anni dopo, nel 1858 Maria stessa pose il suo sigillo su tale dogma!  Le apparizioni di
Lourdes furono la Sua prodigiosa conferma che Lei è la " tutta bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal suo cuore Immacolato piovvero sull'umanità.




L'Immacolata Concezione di Maria in un'analisi dell'allora Cardinal Joseph Ratzinger in un libro intervista a cura di Peter Seewald.

– "Che cosa si può dire del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, proclamato nel 1854?".

– E qui il Card. Joseph Ratzinger spiega esaurientemente la dottrina della Chiesa sul dogma dell’Immacolato Concepimento della Vergine Maria, legandola al tema del peccato originale: "Lo sfondo di questo dogma è costituito dalla dottrina del peccato originale, secondo cui ogni uomo ha alle spalle un contesto di peccato [che abbiamo chiamato "distorsione relazionale"] ed è quindi affetto fin dall’inizio da una distorsione nel suo rapporto con Dio. Gradualmente nel Cristianesimo si è affermata la convinzione per cui colei che, fin dall’inizio, è destinata ad essere la "porta di Dio", che è stata consacrata a lui in maniera tanto particolare, non fosse riconducibile a questo contesto.


Nel Medio Evo è sorta a questo proposito una forte controversia. Da un lato stavano i Domenicani che affermavano che Maria è una persona come le altre, e che quindi è intaccata dal peccato originale. Dall’altro lato stavano i Francescani che sostenevano la posizione opposta. Bene, nel corso di questa lunga disputa si è lentamente formata la convinzione che l’appartenenza di Maria a Cristo prevalesse sull’appartenenza ad Adamo e che inoltre la sua consacrazione a Cristo fin dalla notte dei tempi [perché Dio precede ognuno di noi, e i pensieri di Dio ci plasmano fin dall’inizio] fosse l’elemento caratterizzante della sua esistenza.

Maria non è concepibile all’interno del contesto creato dal peccato originale perché con lei ha inizio una nuova storia: la sua relazione con Dio non è distorta, fin dall’inizio gode dello sguardo benevolo di Dio che "ha guardato l’umiltà della sua serva" [Magnificat] e le ha consentito di sollevare a sua volta lo sguardo fino a lui.

Non solo; ma la sua appartenenza a Cristo, così specifica, comporta anche la grazia di cui è ricolma. Le parole dell’Angelo: "piena di grazia", che inizialmente ci paiono così semplici, possono essere interpretate fino ad abbracciare l’intero arco temporale della sua esistenza. E, in ultima analisi, non esprimono un privilegio riservato a Maria, ma una speranza che ci riguarda tutti".





Nei link seguenti gli articoli sui quattro dogmi mariani:

1. Maria Madre di Dio (da martedì 10 gennaio 2017)
2. Maria sempre Vergine (da martedì 17 gennaio 2017)
3. Immacolata Concezione (da martedì 24 gennaio 2017)
4. Assunzione di Maria (da martedì 31 gennaio 2017)

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