venerdì 30 marzo 2012

Novena alla Divina Misericordia

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Parliamo nuovamente della Festa della Divina Misericordia, secondo le apparizioni di Gesù a santa Fasutina Kowalska , deve essere preceduta da una novena, che va recitata ogni giorno a partire dal Venerdì Santo per nove giorni consecutivi fino al sabato precedente la Festa della Misericordia (seconda Domenica di Pasqua). Gesù per due volte espresse il desiderio che la sua confidente, attraverso una preghiera di nove giorni, si preparasse a questa Solennità. La Santa ci ha trasmesso la promessa del Salvatore rivolta a tutti i fedeli e contenuta in queste parole: "Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere".

Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.

Sebbene il tempo tra il Venerdì Santo e la seconda Domenica di Pasqua possegga un particolare privilegio, tuttavia la novena alla Divina Misericordia può essere recitata anche in qualsiasi altro periodo dell'anno.

Novena alla Divina Misericordia

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Primo giorno (Venerdì Santo)

"Oggi conduciMi tutta l'umanità e specialmente tutti i peccatori, ed immergili nel mare della mia misericordia. E con questo mi conoslerai dell'amara tristezza in cui mi getta la perdita delle anime"

Gesù misericordiosissimo, la cui prerogativa è quella di avere compassione di noi e di perdonarci, non guardare i nostri peccati, ma la fiducia che abbiamo nella tua infinita bontà e accoglici nella dimora del tuo pietosissimo Cuore e non lasciarci uscire di lì per l'eternità. Ti supplichiamo per l'amore che ti unisce al Padre ed allo Spirito Santo.

O onnipotenza della Divina Misericordia, rifugio per l'uomo peccatore, tu che sei la misericordia e un mare di compassione, aiuta chi t'invoca in umiltà.

Eterno Padre, guarda con occhio di misericordia specialmente i poveri peccatori e tutta l'umanità, che è racchiusa nel pietosissimo Cuore di Gesù e per la sua dolorosa passione mostraci la tua misercordia, affinché per tutti i secoli possiamo esaltare l'onnipotenza della tua misericordia. Amen.

Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Secondo giorno (Sabato Santo)

"Oggi conduciMi le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, ed immergile nella mia insondabile misericordia. Essi mi hanno dato la forza di superare l'amara passione. Per mezzo loro, come per mezzo dei canali, la mia misericordia scende sull'umanità".


Misericordiosissimo Gesù, da cui proviene ogni bene, aumenta in noi la grazia affinché compiamo opere di misericordia, in modo che quanti ci osservano lodino il Padre della misericordia che è nei cieli.

La fonte dell'amore di Dio alberga nei cuori limpidi, purificati nel mare della misericordia, luminosi come le stelle, chiari come l'aurora.


Eterno Padre, guarda con gli occhi della tua misericordia la schiera eletta per la tua vigna, le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, e dona loro la potenza della tua benedizione, e per i sentimenti del Cuore del Figlio tuo, il Cuore in cui essi sono racchiusi, concedi loro la potenza della tua luce, affinché possano guidare gli altri sulla via della salvezza, in modo da poter cantare assieme per tutta l'eternità le lodi della tua misericordia infinita. Amen.

Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Terzo giorno (Domenica di Pasqua)


«Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli, ed immergile nel mare della Mia misericordia. «Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza».

O Gesù misericordiosissimo, che elargisci a tutti in grande abbondanza le Tue grazie dal tesoro della Tua misericordia, accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non farci uscire da esso per tutta l’eternità. Te ne supplichiamo per l’ineffabile amore, di cui il Tuo Cuore arde per il Padre Celeste.

Sono imperscrutabili le meraviglie della Tua misericordia, non riesce a scandagliarle né il peccatore né il giusto. A tutti rivolgi sguardi di compassione, e attira tutti al Tuo amore.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime fedeli, come all’eredità del Figlio Tuo e, per la Sua dolorosa Passione concedi loro la Tua benedizione e accompagnale con la Tua protezione incessante, affinché non perdano l’amore ed il tesoro della santa fede, ma con tutta la schiera degli angeli e dei santi glorifichino la Tua illimitata misericordia nei secoli dei secoli. Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Quarto giorno (Lunedì in Albis)


«Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora. «Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione, ed il loro futuro zelo ha consolato il Mio cuore. Immergili nel mare della Mia misericordia».

O misericordiosissimo Gesù, che sei la luce del mondo intero, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime dei pagani che non Ti conoscono ancora. I raggi della Tua grazia li illuminino, affinché anche loro assieme a noi glorifichino i prodigi della Tua misericordia, e non lasciarli uscire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore.

La luce del Tuo amore illumini le tenebre delle anime; fa’ che queste anime Ti conoscano e glorifichino con noi la Tua misericordia.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime dei pagani e di coloro che non Ti conoscono ancora, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Attirale alla luce del Vangelo. Queste anime non sanno quale grande felicità è quella di amarTi. Fa’ che anche loro glorifichino la generosità della Tua misericordia per i secoli dei secoli. Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Quinto giorno (Martedì in Albis)


«Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici e immergile nel mare della Mia misericordia. Nella Mia amara Passione Mi hanno lacerato le carni ed il cuore, cioè la Mia Chiesa. Quando ritorneranno all’unità della Chiesa, si rimargineranno le Mie ferite ed in questo modo allevieranno la Mia Passione».

Misericordiosissimo Gesù, che sei la bontà stessa, Tu non rifiuti la luce a coloro che Te la chiedono; accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime degli eretici e le anime degli scismatici. Attira con la Tua luce all’unità della Chiesa e non lasciarli partire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore, ma fa’ che anch’essi glorifichino la generosità della Tua misericordia.

Anche per coloro che stracciano la Veste della Tua unità sgorga dal Tuo Cuore una fonte di pietà. L’onnipotenza della Tua misericordia, o Dio, può ritrarre dall’errore anche queste anime.

Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua misericordia alle anime degli eretici e degli scismatici, che hanno dissipato i Tuoi beni ed hanno abusato delle Tue grazie, perdurando ostinatamente nei loro errori. Non badare ai loro errori, ma all’amore del Figlio Tuo ed alla Sua amara Passione che ha preso su di Sé per loro, poiché anche loro sono racchiusi nel pietosissimo Cuore di Gesù. Fa’ che anche essi lodino la Tua grande misericordia per i secoli dei secoli. Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Sesto giorno (Mercoledì in Albis)


«Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia misericordia. Queste anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell’amaro travaglio dell’agonia. Li ho visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. Su di loro riverso le Mie grazie a pieni torrenti. Solo un’anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la Mia piena fiducia».

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto: «Imparate da Me che sono mite ed umile di cuore», accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime miti e umili e le anime dei bambini. Queste anime attirano l’ammirazione di tutto il Paradiso e trovano lo speciale compiacimento del Padre Celeste; formano un mazzo di fiori davanti al trono di Dio, del cui profumo si delizia Dio stesso. Queste anime hanno stabile dimora nel pietosissimo Cuore di Gesù e cantano incessantemente l’inno dell’amore e della misericordia per l’eternità.

In verità l’anima umile e mite già qui sulla terra respira il Paradiso, e del profumo del suo umile cuore si delizia il Creatore stesso.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime miti e umili ed alle anime dei bambini, che sono racchiuse nella dimora del pietosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono le più simili al Figlio Tuo; il loro profumo s’innalza dalla terra e raggiunge il Tuo trono. Padre di misericordia e d’ogni bontà, Ti supplico per l’amore ed il compiacimento che hai per queste anime, benedici il mondo intero, in modo che tutte le anime cantino assieme le lodi della Tua misericordia per tutta l’eternità. Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Settimo giorno (Giovedì in Albis)


«Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia misericordia, ed immergile nella Mia misericordia. «Queste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vivente del Mio cuore pietoso. «Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell’Inferno; Io difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell’ora della morte».

Misericordiosissimo Gesù, il cui Cuore è l’amore stesso, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime che in modo particolare venerano ed esaltano la grandezza della Tua misericordia. Queste anime sono forti della potenza di Dio stesso, in mezzo ad ogni genere di tribolazioni e contrarietà, avanzano fiduciose nella Tua misericordia. Queste anime sono unite a Gesù e reggono sulle loro spalle l’umanità intera. Esse non saranno giudicate severamente, ma la Tua misericordia le avvolgerà nell’ora della morte.

L’anima che esalta la bontà del Suo Signore, Viene da Lui particolarmente amata, è sempre accanto alla sorgente viva, ed attinge la grazia dalla Divina Misericordia.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime che esaltano e venerano il Tuo più grande attributo, cioè la Tua insondabile misericordia, e che sono racchiuse nel misericordiosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono un Vangelo vivente, le loro mani sono colme di opere di misericordia e la loro anima è piena di gioia e canta all’Altissimo l’inno della misericordia. Ti supplico, o Dio, mostra loro la Tua misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno posto in Te; si adempia in essi la promessa di Gesù che ha detto loro: «Le anime che onoreranno la mia insondabile misericordia, io stesso le difenderà come mia gloria durante la vita, ma specialmente nell’ora della morte». Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia

Ottavo giorno (Venerdì in Albis)


«Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell’abisso della Mia misericordia. I torrenti del Mio sangue attenuino la loro arsura. «Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro… Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continuamente per loro l’elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della Mia giustizia!».

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto che vuoi misericordia, ecco io conduco alla dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime del Purgatorio, anime che a Te sono molto care e che, tuttavia, debbono soddisfare la Tua giustizia. I torrenti del Sangue e dell’Acqua che sono scaturiti dal Tuo Cuore spengano il fuoco del Purgatorio, in modo che anche là venga glorificata la potenza della Tua misericordia.

Dall’arsura tremenda del fuoco del Purgatorio s’innalza un lamento alla Tua misericordia, e le anime ricevono conforto, sollievo e refrigerio nel torrente formato dal Sangue e dall’Acqua.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime che soffrono nel Purgatorio, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Ti supplico per la dolorosa Passione del Figlio Tuo Gesù e per tutta l’amarezza da cui fu inondata la Sua santissima anima, mostra la Tua misericordia alle anime che sono sotto lo sguardo della Tua giustizia, non guardare a loro se non attraverso le Piaghe del Tuo amatissimo Figlio Gesù, poiché noi crediamo che la Tua bontà e la Tua misericordia sono senza limiti. Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia


Nono giorno (Sabato in Albis)


«Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell’abisso della Mia misericordia. Queste anime feriscono il Mio cuore nel modo più doloroso. «La Mia anima nell’Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un’anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: – Padre, allontana da me questo calice, se questa è la Tua volontà. Per loro, ricorrere alla Mia misericordia costituisce l’ultima tavola di salvezza».

Misericordiosissimo Gesù, che sei la pietà stessa, introduco nella dimora del Tuo Cuore pietosissimo le anime tiepide. Possano riscaldarsi nel Tuo puro amore queste anime di ghiaccio, che assomigliano a cadaveri e suscitano in te tanta ripugnanza. O Gesù pietosissimo, usa l’onnipotenza della Tua misericordia, attirale nell’ardore stesso del Tuo amore e concedi loro l’amore santo, dato che puoi tutto.

Il fuoco e il ghiaccio non possono stare uniti, poiché, o si spegne il fuoco o si scioglie il ghiaccio, ma la Tua misericordia, o Dio, può soccorrere miserie anche maggiori.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime tiepide, che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Padre della misericordia, Ti supplico per l’amarezza della Passione del Tuo Figlio e per la Sua agonia di tre ore sulla croce, permetti che anche loro lodino l’abisso della Tua misericordia… Amen.


Si reciti la Coroncina alla Divina Misericordia
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Per approfondire la devozione alla Divina Misericordia
ecco qualche link: 





La Coroncina della Divina Misericordia

domenica 25 marzo 2012

Messaggio da Medjugorje 25 Marzo 2012

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Messaggio da Medjugorje 25 Marzo 2012



"Cari figli! Anche oggi con gioia desidero darvi la mia benedizione materna e invitarvi alla preghiera. Che la preghiera diventi per voi bisogno affinché ogni giorno cresciate di più nella santità. Lavorate di più sulla vostra conversione perché siete lontani figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”










Per approfondimenti e commenti al messaggio vi invito come sempre a visitare il sito di Radio Maria.





Ecco la traduzione del Messaggio in inglese, francese e tedesco:
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“Dear children! Also today, with joy, I desire to give you my motherly blessing and to call you to prayer. May prayer become a need for you to grow more in holiness every day. Work more on your conversion because you are far away, little children. Thank you for having responded to my call.”
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« Chers enfants, aujourd'hui encore, avec joie, je désire vous donner ma bénédiction maternelle et vous inviter à la prière. Que la prière devienne pour vous un besoin afin que, chaque jour, vous grandissiez davantage en sainteté. Travaillez plus à votre conversion, car vous êtes loin, petits enfants. Merci d’avoir répondu à mon appel.»
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„Liebe Kinder! Auch heute möchte ich euch mit Freude meinen mütterlichen Segen geben und euch zum Gebet aufrufen. Das Gebet möge euch zum Bedürfnis werden, damit ihr jeden Tag mehr in der Heiligkeit wachset. Arbeitet mehr an eurer Bekehrung, weil ihr fern seid, liebe Kinder.  Danke dass ihr meinem Ruf gefolgt seid!“

sabato 24 marzo 2012

La Confessione Pasquale - L'esame di coscienza e il rito della Confessione

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In occasione della Quaresima disponiamo il cuore alla Pace della Pasqua preparando una confessione speciale, che ci faccia fare un passo avanti nel nostro cammino spirituale. Dal sito di Radio Maria riprendiamo una traccia che ci aiuti a preparare la Confessione al meglio:

AIUTI PER L’ESAME DI COSCIENZA

I dieci comandamenti
Io sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori di me
2. Non nominare il nome di Dio invano
3. Ricordati di santificare le feste
4. Onora tuo padre e tua madre
5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire il falso
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri

I precetti della Chiesa
1. Partecipa alla Messa la domenica e le altre feste comandate e rimani libero dalle occupazioni di lavoro
2. Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno
3. Ricevi il sacramento dell’eucaristia almeno a Pasqua
4. In giorni stabiliti dalla Chiesa astieniti dal mangiare carne e osserva il digiuno
5. Sovvieni alle necessità della Chiesa

I sette vizi capitali
1. Superbia
2. Avarizia
3. Lussuria
4. Ira
5. Gola
6. Invidia
7. Accidia

Il peccati che gridano al Cielo.
1. Omicidio volontario
2. Peccato impuro contro natura
3. Oppressione dei poveri
4. Defraudare la mercede a chi lavora


Le virtù teologali
1. Fede
2. Speranza
3. Carità

Le virtù cardinali
1. Prudenza
2. Giustizia
3. Fortezza
4. Temperanza

Le opere di misericordia spirituale
1. Consigliare i dubbiosi
2. Insegnare agli ignoranti
3. Ammonire i peccatori
4. Consolare gli afflitti
5. Perdonare le offese
6. Sopportare pazientemente le persone moleste
7. Pregare Dio per i vivi e per i morti

Le opere di misericordia corporale
1. Dar da mangiare agli affamati
2. Dar da bere agli assetati
3. Vestire gli ignudi
4. Alloggiare i senza tetto
5. Visitare gli infermi
6. Visitare i carcerati
7. Seppellire i morti

Gli ammonimenti della Parola di Dio

Dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo” ( Marco, 7, 21-23).

Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maledicenti, né rapaci, erediteranno il regno di Dio” ( 1 Cor. 6. 9-10).

Ma per i vili e gli increduli, gli abbietti e gli omicidi, gli immorali, o fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. E’ questa la seconda morte” ( Ap 21, 8).


IL RITO DELLA CONFESSIONE

1. Dopo esserti preparato con la preghiera e aver fatto l’esame di coscienza, ti presenti per fare la tua confessione. Il sacerdote ti accoglie invitandoti a fare il segno della croce:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Rispondi: Amen.

2. Il sacerdote ti esorta ad esporre con retta coscienza i tuoi peccati confidando nell’infinita misericordia di Dio:

Il Signore che illumina con la fede i nostri cuori, ti dia una vera conoscenza dei tuoi peccati e della sua misericordia.
Rispondi: Amen.

3. Incominci la tua confessione dicendo da quanto tempo non ti confessi e esponendo con semplicità, chiarezza, umiltà e brevità tutti i peccati mortali dall’ultima confessione e almeno alcuni peccati veniali.

4. Il sacerdote ti può rivolgere alcune domande e darti dei consigli adatti. Anche tu puoi chiedere dei suggerimenti per il tuo cammino spirituale o spiegazioni su alcune problematiche che non ti sono chiare.

5. Il Sacerdote ti esorta a recitare una preghiera che esprima il tuo pentimento. Potrai recitare una di queste preghiere:

Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.

O Gesù di amore acceso
non ti avessi mai offeso,
o mio caro e buon Gesù
con la tua santa grazia
non ti voglio offendere più
né mai più disgustarti,
perché ti ama sopra ogni cosa.
Gesù mio, misericordia.

6. Il Sacerdote, dopo averti proposto la penitenza, ti dà l’assoluzione con queste parole:

Dio, Padre di misericordia,
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.

E io ti assolvo dai tuoi peccati
Nel nome del Padre e del Figlio
E dello Spirito Santo.

Rispondi. Amen

domenica 18 marzo 2012

Medjugorje, messaggio annuale a Mirjana 18 Marzo 2012

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Medjugorje, messaggio annuale a Mirjana 
18 Marzo 2012


Cari figli! Vengo tra di voi perché desidero essere la vostra madre, la vostra interceditrice. Desidero essere il legame tra voi e il Padre celeste, la vostra mediatrice. Desidero prendervi per le mani e camminare con voi nella lotta contro lo spirito impuro. Figli miei consacratevi a Me completamente. Io prenderò le vostre vite nelle mie mani materne e vi insegnerò la pace e l’amore affidandole allora a mio Figlio. Vi chiedo di pregare e digiunare perché soltanto così saprete testimoniare il mio Figlio per mezzo del mio cuore materno in modo giusto. Pregate per i vostri pastori perché in mio Figlio possano sempre annunciare gioiosamente la Parola di Dio. Vi ringrazio.




Per approfondimenti e commenti al messaggio vi invito come sempre a visitare il sito di Radio Maria.






Ecco le traduzioni del messaggio in inglese e tedesco:


-------------------- ENGLISH ------------------------
Dear children! I am coming among you because I desire to be your mother - your intercessor. I desire to be the bond between you and the Heavenly Father - your mediatrix. I desire to take you by the hand and to walk with you in the battle against the impure spirit. My children, consecrate yourselves to me completely. I will take your lives into my motherly hands and I will teach them peace and love, and then I will give them over to my Son. I am asking of you to pray and fast because only in this way will you know how to witness my Son in the right way through my motherly heart. Pray for your shepherds that, united in my Son, they can always joyfully proclaim the Word of God. Thank you.


--------------------DEUTSCH-------------------------
Liebe Kinder! Ich komme unter euch, weil ich eure Mutter, eure Fürsprecherin, sein möchte. Ich möchte das Bindeglied zwischen euch und dem himmlischen Vater, eure Vermittlerin, sein. Ich möchte euch an den Händen nehmen und im Kampf gegen den unreinen Geist mit euch schreiten. Meine Kinder, weiht euch mir ganz. Ich werde eure Leben in meine mütterlichen Hände nehmen, und ich werde sie den Frieden und die Liebe lehren und dann meinem Sohn übergeben. Von euch fordere ich, dass ihr betet und fastet, denn nur so werdet ihr wissen, wie ihr durch mein mütterliches Herz auf rechte Weise für meinen Sohn Zeugnis ablegen könnt. Betet für eure Hirten, dass sie, vereinigt in meinem Sohn, immer das Wort Gottes froh verkünden können. Ich danke euch.


Restiamo vicini nella preghiera, buona domenica.

sabato 10 marzo 2012

Novena a San Giuseppe

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Presentiamo la novena (La novena è un'attività di devozione cristiana che consiste principalmente nel recitare preghiere ripetute per nove giorni consecutivi) a San Giuseppe.

La seguente novena si può pregare per nove giorni consecutivi, a partire dal 10 marzo, o in qualsiasi giorno dell'anno per esprimere la propria devozione a san Giuseppe, o per chiedere una determinata grazia al Signore attraverso la sua intercessione, o per ringraziare per quelle già ricevute. L'unica condizione per la validità della novena è che sia fatta tutta intera con determinazione, con costanza e senza interruzione per nove giorni consecutivi.


Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen


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Sequenza allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto conforto.
O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza nulla è nell'uomo, nulla è senza colpa.
Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò ch'è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. 
AMEN
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Credo
(Simbolo degli apostoli)

Io credo in Dio Padre onnipotente 
Creatore del cielo e della terra
Credo in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore 
II quale fu concepito di Spirito Santo, 
nacque da Maria Vergine, 
patì sotto Ponzio Pilato, 
fu crocifìsso, morì e fu sepolto; 
discese agli inferi, 
il terzo giorno risuscitò da morte; 
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente; 
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, 
la Santa Chiesa cattolica, 
la comunione dei santi, 
la remissione dei peccati, 
la risurrezione della carne, 
la vita eterna. 
Amen!

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Preghiera Quotidiana

San Giuseppe, custode di Gesù, sposo purissimo di Maria, che hai trascorso tutta la tua vita nell'adempimento perfetto del tuo dovere, sostenendo col lavoro delle tue mani la Santa Famiglia di Nazaret, proteggi propizio anche noi, che ci rivolgiamo a te con fiducia.
Tu conosci i nostri bisogni, le nostre angosce, le nostre speranze: a te ricorriamo, perché sappiamo di trovare in te chi ci protegge. Ti preghiamo di intercedere per noi presso Gesù per ottenere la grazia che ti chiediamo (richiesta della grazia).
Anche tu hai sperimentato la prova, la fatica, la stanchezza, ma il tuo animo, ricolmo della più profonda pace, ha esultatodi gioia per l'intimità col Figlio di Dio, a te affidato, e con Maria, sua dolcissima Madre.
Aiutaci a comprendere che non siamo soli nelle difficoltà della vita; aiutaci a scoprire la presenza di Gesù accanto a noi; ad accogliere la Sua grazia e a custodirla come hai fatto tu.

Padre Nostro
Ave Maria
Gloria al Padre

San Giuseppe, nella tua vita sei stato l'uomo della speranza. Nelle difficoltà che hai dovuto affrontare la tua sola forza è stata la fiducia incrollabile nella bontà, nella potenza e nella fedeltà di Dio. Oggi noi veniamo a te con fiducia.
Tu che sei così vicino a Dio, unisci le nostre preghiere alle tue. Chiedi al Figlio tuo che ci sostenga nelle prove che dobbiamo affrontare in questo momento.
Aiutaci a superare le nostre pene, donandoci la forza che ti ha aiutato ad affrontare le difficoltà. La speranza sia per noi, come lo è stata per te, una luce e una guida ogni giorno della nostra vita.

Padre Nostro
Ave Maria
Gloria al Padre

San Giuseppe, modello di vita interiore, insegnaci a vivere ogni giorno nell'intimità di Gesù e Maria e nell'abbandono fiducioso all'amore di Dio Padre.
San Giuseppe, modello protettore della Famiglia di Nazaret, noi ti affidiamo l'avvenire delle nostre famiglie. Siano focolari di accoglienza e di amore. Aiutaci nell'educazione cristiana dei nostri figli.
San Giuseppe, modello degli operai, noi ti affidiamo il nostro lavoro quotidiano, perché contribuisca al bene di tutti gli uomini. Aiutaci a compierlo in spirito di servizio. Noi ti preghiamo per tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro.
San Giuseppe, custode fedele della Chiesa, a cui Dio ha affidato la difesa dei misteri della salvezza, aiuta i cristiani ad essere testimoni fedeli del Vangelo, sempre e dovunque, in un mondo così deisderoso di fraternità e di pace.
Padre Nostro
Ave Maria
Gloria al Padre

lunedì 5 marzo 2012

Beata Chiara "Luce" Badano - Un'anima straordinaria

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Incontriamo oggi Chiara Luce Badano, ad affrontarne la storia sembra quasi di entrare in una vita normale, pur nella sua straordinarietà, ma la verità va oltre. La giovane spentasi nel 1990 all'eta di 19 anni dopo una lunga malattia e dopo aver dato prova di una profonda autenticità di vita cristiana. Lascia stupiti soprattutto per il modo di affrontare la malattia, dopo una brevissima ribellione iniziale ecco il sorriso, che diede forza ai genitori e agli amici. Con uno spessore spirituale alto che la fa sentire al tempo stesso vicina: come se dicesse con la sua breve esistenza che la santità è una via praticabile per tutti.

Chiara "Luce" Badano

Nata a Sassello (un paese dell'Appennino ligure in provincia di Savona) nel 1971 dopo un'attesa di undici anni da parte dei genitori,  il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. Chiara ha doti di dolcezza e vivacità insieme, una grande comunicativa e un'attenzione spontanea verso gli "ultimi", fin dagli anni dell'asilo. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella, grandi occhi limpidi, sorriso aperto, ama la neve e il mare, pratica molti sport; viene educata dalla mamma (attraverso le parabole del Vangelo) a parlare con Gesù e a digli «sempre di sì». Ha un debole per le persone anziane che copre di attenzioni.

L'incontro con Chiara Lubich

A nove anni conosce i ‘Focolarini’ di Chiara Lubich ed entra a fare parte dei ‘Gen’. E prende alla lettera le parole di Chiara Lubich. La scoperta che Dio la ama immensamente e che si può corrispondere al suo immenso amore, segna una svolta nelle sue scelte. Conoscere il Vangelo e mettere in pratica quanto scritto in quelle pagine, inizia a caratterizzare da allora il suo stile di vita che condivide con le altre ragazze del Gen 3. Insieme percorrono "il santo viaggio", un cammino personale e comunitario: la meta è aiutarsi reciprocamente nella realizzazione del disegno d'amore che Dio ha su ciascuna di loro. Periodicamente si riuniscono in piccoli gruppi, le unità gen, caratterizzate dall'approfondimento della spiritualità che le anima e da momenti di comunione di esperienze. Favorendo la creatività, promuovono le più diverse iniziative con l'obiettivo di irradiare l'amore evangelico tra i ragazzi della loro età e trasformare l'ambiente intorno a loro.

Ha molti amici che trovano in lei apertura e ascolto. Ma alle medie prova anche l'emarginazione di chi la chiama "suorina" per il suo impegno cristiano. In quarta ginnasio la bocciatura, subìta come ingiustizia, poi la delusione al primo innamoramento. Ma ogni insuccesso diventa per lei una pedana di lancio. Conosce un gruppo di giovani che vivono il Vangelo e li segue in ogni iniziativa, facendosi coinvolgere pienamente.

Dai suoi quaderni traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita. Terminate le medie a Sassello si trasferisce a Savona dove frequenta il liceo classico.


Trovava Gesù nei lontani, negli atei e tutta la sua vita è stata una tensione all’amore concreto per tutti. Ogni sua giornata fu una gemma da innalzare a Dio, dando un senso eterno ad ogni gesto.
Dinamica, sportiva, bella, Chiara si sente amata da Dio e lo vuole portare a tutti coloro che incontra sulla sua strada. Animata da profondo rispetto per ognuno, manifesta con schiettezza il proprio pensiero di credente, ma evita di prevaricare sulla libertà e coscienza dell’interlocutore: ben più efficace dei ragionamenti è infatti la sua testimonianza di serenità e di generosa disponibilità.


Lei non parla di Gesù agli altri, lo porta con la sua vita. Dice infatti: «Io non devo dire di Gesù, ma devo dare Gesù con il mio comportamento» e così si ripensa allo straordinario insegnamento di sant’Ignazio di Antiochia: «È meglio essere cristiani senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo».
La gioia di vivere, l’entusiasmo per le piccole cose, la contemplazione del creato,  la  felicità di godere dell’amicizia erano il nutrimento delle sue giornate.



La scoperta della malattia ed il "si" a Dio.

A sedici anni, durante una partita a tennis, avverte i primi lancinanti dolori ad una spalla: callo osseo la prima diagnosi, osteosarcoma dopo analisi più approfondite. Il 28 febbraio del 1989 viene sottoposta al primo delicato intervento chirurgico. Il 14 marzo successivo si reca all'ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino per nuovi esami e per iniziare la chemioterapia. In quell'occasione il medico la informa della gravità della malattia: un tumore tra i più terribili e dolorosi. La mamma, che non ha potuto accompagnarla in ospedale per motivi di salute, racconta così il rientro a casa dopo quel colloquio. "Quando è arrivata alla porta le chiedo: "Chiara, com'è andata?" Ma lei, senza guardarmi, era cupa in volto, risponde: "Ora, non parlare - per due volte - ora, non parlare". E si butta così come era lunga sul suo letto. Io volevo dirle tante cose: "Poi vedrai, magari... sei giovane...", ma dovevo rispettare quello che lei mi aveva chiesto. Vedevo dall'espressione del suo volto la lotta che Chiara faceva dentro di sé. Dopo venticinque minuti - io guardavo l'orologio - lei si volta verso di me col suo sorriso di sempre, raggiante, proprio uno sguardo pieno di luce con un bel sorriso e dice: "Mamma, ora puoi parlare - due volte - ora, puoi parlare". Chiara ha impiegato venticinque minuti a dire il suo "sì" a Dio, e non si è più voltata indietro".

Il calvario della malattia

Inizia il suo calvario, ma non si ribella, ripetendo "Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io". Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. Rifiuta la morfina che le toglierebbe lucidità ed affronta cure dolorosissime rimanendo serena e forte e donando tutto per la Chiesa, i giovani, le Missioni. Si informa di tutto, non perde mai il suo abituale sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinano a Dio "attratti come da una calamita". Si sottopone alla chemioterapia e alle sedute di radioterapia, affrontando tutto come identificazione con i dolori di Cristo. Si abbandona e allora la malattia diventa per lei fatto marginale, vivendolo in Gesù. "Sono sempre stato impressionato", racconta il dottor Brach, "dalla forza di accettazione della malattia da parte di Chiara e dei suoi familiari. Lei conosceva la gravità del male che l’aveva colpita e fui io stesso a spiegarle quanto fosse grave la sua situazione, e che quindi avrebbe incontrato crisi di vomito, avrebbe perso i capelli e sarebbe andata incontro ad infezioni, emorragie ed altre conseguenze".

Eppure, accanto a lei, parenti e amici continuano a respirare aria di festa. Chiacchiera volentieri, gioca, scherza. Non c’è odore di malattia, né di prossima morte. La vita continua a fuoriuscire da lei e gli altri si abbeverano a questa straordinaria fonte. Si consuma e si offre per amore di Gesù ai dolori della Chiesa, al Movimento dei Focolari e ai giovani. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa poi, diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di apostolato: "L’importante è fare la volontà di Dio...è stare al suo gioco...Un altro mondo mi attende...Mi sento avvolta in uno splendido disegno che, a poco a poco, mi si svela...Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto le gambe, ma mi ha dato le ali..." Chiara Lubich, che la seguirà da vicino, durante tutta la malattia, in un’affettuosa lettera le pone il soprannone di ‘Luce’Non un lamento mentre il male avanza e i dolori aumentano. Si prepara alla "festa": "Nessuno dovrà piangere"; sceglie l'abito da sposa da indossare per le sue esequie mentre attende lo Sposo che verrà a prenderla.

Mons. Livio Maritano, vescovo dicocesano, così la ricorda: "...Si sentiva in lei la presenza dello Spirito Santo che la rendeva capace di imprimere nelle persone che l’avvicinavano il suo modo di amare Dio e gli uomini. Ha regalato a tutti noi un’esperienza religiosa molto rara ed eccezionale".

L'incontro con "lo Sposo"

Un particolare pensiero va alla gioventù: "...I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene!".  Non ha paura di morire. Aveva detto alla mamma: "Non chiedo più a Gesù di venire a prendermi per portarmi in Paradiso, perché voglio ancora offrirgli il mio dolore, per dividere con lui ancora per un po' la croce". Negli ultimi giorni, Chiara non riesce quasi più a parlare, ma vuole prepararsi all’incontro con ‘lo Sposo’ e si sceglie l’abito bianco, molto semplice, con una fascia rosa. Lo fa indossare alla sua migliore amica per vedere come le starà. Spiega anche alla mamma come dovrà essere pettinata e con quali fiori dovrà essere addobbata la chiesa; suggerisce i canti e le letture della Messa. Vuole che il rito sia una festa. Le ultime sue parole: "Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!".

Muore all’alba del 7 ottobre 1990. E’ “venerabile” dal 3 luglio 2008. E' stata beatificata il 25 settembre 2010 presso il Santuario del Divino Amore in Roma.

Alcuni video, il primo dalla trasmissione "A sua immagine":


il secondo è un video sulla manifestazione tenuta nell' aula Paolo VI in Vaticano dopo la celebrazione della beatificazione avvenuta al Santuario del Divino Amore

La beatificazione presieduta a Roma dall'arcivescovo Amato:

Chiara Badano e la luce dello Spirito

"La beata Chiara Badano è una missionaria di Gesù, un'apostola del Vangelo come buona notizia a un mondo ricco di benessere, ma spesso malato di tristezza e di infelicità. Ella ci invita a ritrovare la freschezza e l'entusiasmo della fede". Lo ha detto l'arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiedendo il rito di beatificazione della giovane focolarina (1971-1990), svoltosi sabato pomeriggio, 25 settembre, nel santuario romano del Divino Amore
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Davanti a migliaia di fedeli giunti da ogni parte del mondo e con i giovani in prima linea, monsignor Amato, in rappresentanza di Benedetto XVI, ha iscritto il nome di Chiara nell'albo dei beati. È la prima volta che un'appartenente al Movimento dei Focolari viene elevata all'onore degli altari.


"L'invito a ritrovare l'entusiasmo della fede - ha detto il presule - è rivolto a tutti, ai giovani anzitutto, ma anche agli adulti, ai consacrati, ai sacerdoti. A tutti è data la grazia sufficiente per diventare santi. Rispondiamo con gioia a questo invito di santità e ringraziamo Benedetto XVI per il dono della beatificazione della nostra Chiara Luce", come amava chiamarla la fondatrice dei Focolari Chiara Lubich. "Si tratta - ha proseguito - di un segno concreto della fiducia e della stima che il Papa ha nei giovani, nei quali vede il volto giovane e santo della Chiesa".

La spiritualità focolarina è stata vissuta dalla nuova beata in maniera esemplare. A questo proposito, l'arcivescovo ha sottolineato come "l'abito nuziale col quale Chiara andò incontro al Signore Gesù era impreziosito dai "sette diamanti" della spiritualità cristiana e focolarina: Dio Amore; fare la volontà di Dio; Parola di vita vissuta; amore verso il prossimo; amore reciproco che realizza l'unità; presenza di Gesù nell'unità". "Ma c'è - ha aggiunto - un settimo diamante, il più prezioso, che brilla più degli altri, ed è l'amore a Gesù Crocifisso e abbandonato". Questo - secondo Chiara Lubich - è "il cardine principe, che riassume la spiritualità focolarina e che la beata ha interpretato al meglio. L'amore a Gesù abbandonato le infuse quell'energia spirituale, quella grazia capace di sopportare ogni avversità".

Il presule ha poi proposto alcuni episodi della vita di Chiara Luce che rivelano la sua carità verso il prossimo. "Ad appena undici anni - ha ricordato - si propone di "amare chi mi sta antipatico". Quando invitava qualcuno a pranzo diceva alla mamma di mettere la tovaglia più bella, "perché oggi Gesù viene a trovarci". In paese c'era una certa signora Maria, una donna emarginata, che non godeva di nessuna considerazione e non andava mai in chiesa. Chiara, incontrandola spesso per strada, l'aiutava a portare gli oggetti pesanti e la chiamava "signora" Maria. Quando Maria seppe della morte di Chiara, volle andare in chiesa. Si vestì come si deve, partecipò alla messa e diede come offerta ben cinquantamila lire, molte per quei tempi". Un giorno un'amica domanda a Chiara: "Con gli amici al bar, ti capita di parlare di Gesù, cerchi di far passare qualcosa di Dio?". "No, non parlo di Dio". "Ma come, ti fai sfuggire le occasioni?": E lei: "Non conta tanto parlare di Dio. Io lo devo dare"".

La carità di Chiara era l'espressione della sua unione con Cristo. "Con i suoi atti d'amore - ha detto l'arcivescovo - la nostra beata ha anche riempito la valigia per il suo santo viaggio. L'amore a Gesù era da lei vissuto quotidianamente in mille episodi di carità. Non propositi al vento, ma fatti concreti. A Gianfranco Piccardo, volontario in partenza per scavare trenta pozzi d'acqua potabile in Benin, consegna i suoi risparmi, un milione e trecentomila lire, regalo per il suo ultimo compleanno, dicendo: "A me non servono, io ho tutto"".


La sua carità si manifestò anche negli ultimi giorni della sua vita. "Questa ragazza, all'apparenza fragile - ha aggiunto - in realtà era una donna forte. Anche sul letto di morte fece un ultimo dono, quello delle cornee ancora trapiantabili, perché non intaccate dal male. Furono espiantate e due giovani oggi vedono grazie a lei". Anche i medici rimasero meravigliati dal comportamento di Chiara di fronte alla malattia e alla sofferenza. "Innaturale, eccezionale, incredibile: sono questi - ha concluso il presule - gli aggettivi usati dai medici curanti per descrivere la serenità e la fortezza di Chiara di fronte alla malattia mortale. È vero. Il suo atteggiamento era innaturale, perché completamente soprannaturale, frutto di grazia divina, di fede infinita e di eroismo virtuoso. Lei parlava dell'abito di sposa per i suoi funerali, come farebbe una ragazza che si prepara per il matrimonio. Diceva: "Io non piango, perché sono felice". E alla mamma: "Quando mi vorrai cercare, guarda in cielo, mi troverai in una stellina". 

La sua memoria liturgica è stata fissata al 29 ottobre. ( tratto da L'Osservatore Romano - 26 settembre 2010)


fonti:

http://www.chiaralucebadano.it/


http://www.santiebeati.it/

http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/beata_chiara_luce_badano-29057p3.html

venerdì 2 marzo 2012

Messaggio di Medjugorje a Mirjana 2 Marzo 2012

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‎- Messaggio di Medjugorje a Mirjana 2 MARZO 2012 -

“Cari figli, per mezzo dell’immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi invito con perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con Cuore materno ma vi ammonisco anche, figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi al primo posto. Non fate sì che essi, guardando voi e la vostra vita, non desiderino conoscerlo. Pregate lo Spirito Santo affinché mio Figlio sia impresso in voi. Pregate affinché possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo di tenebra e di disperazione. Questo è il tempo della vostra messa alla prova. Col Rosario in mano e l’amore nel cuore venite con me. Io vi conduco alla Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, affinché possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi ringrazio”.





Per approfondimenti e commenti al messaggio vi invito come sempre a visitare il sito di Radio Maria.













Ecco la traduzione del messaggio in inglese:


“Dear children; through the immeasurable love of God I am coming among you and I am persistently calling you into the arms of my Son. With a motherly heart I am imploring you, my children, but I am also repeatedly warning you, that concern for those who have not come to know my Son be in the first place for you. Do not permit that by looking at you and your life, they are not overcome by a desire to come to know Him. Pray to the Holy Spirit for my Son to be impressed within you. Pray that you can be apostles of the divine light in this time of darkness and hopelessness. This is a time of your trial. With a rosary in hand and love in the heart set out with me. I am leading you towards Easter in my Son. Pray for those whom my Son has chosen that they can always live through Him and in Him the High Priest. Thank you. ”

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